Il 2 dicembre 2023 presso il Museo MAN di Nuoro è previsto il nuovo appuntamento dedicato alla manifestazione Sardinia Moving Arts finanziata dalla Fondazione di Sardegna, un cartellone ideato allo scopo di promuovere interpreti, autori e repertorio che hanno avuto tra il 2020 e il 2022 un ruolo determinante nella fase internazionale della manifestazione.
Protagonista il chitarrista sardo Marco Carta che proporrà un programma così articolato:
Federico Moreno-Torroba (1891-1982)
Suite miniatura
Louise Drewett (1989)
Tree of Hundreds
Philip Cashian (1963)
Spoor– five miniatures for guitar
Roberto Piana (1971)
Mélancolie
Capriccio sul nome B.A.C.H.
Trois Esquisses
Ritratti di Sardegna:
Francesco Morittu (1972)
S’accabadora
Il concerto inizierà alle ore 20.30 e l’ingresso sarà gratuito fino ad esaurimento posti a sedere.
Alcuni dettagli sul musicista:
Dopo la summa com laude ottenuta all’esame di Diploma nel 2014, Carta ha frequentato diversi corsi e master, di cui due anni presso la Segovia Guitar Academy vincendo borse di studio per entrambi gli anni come miglior studente dell’anno. Ha inoltre frequentato masterclass con Carlo Marchione, Marcin Dylla, Goran Krivokapic, Carles Trepat, Arturo Tallini, Walter Zanetti, Lorenzo Micheli, Oscar Ghiglia e Pavel Steidl.
Premiato in diversi concorsi chitarristici nazionali e internazionali ha intrapreso la carriera concertistica nel 2009 suonando principalmente in Italia, ma anche all’estero, ad esempio a Praga, presso l’Istituto Italiano di Cultura. Il suo interesse per la musica contemporanea lo porta a eseguire tre prime esecuzioni assolute di musica contemporanea (di A. Manca e D. Pitis) ed a comporre il suo primo pezzo per chitarra, Petit Suite, basato su una poesia di M. Meloni.
Nel 2014 ha registrato un recital per Radio Vaticana con musiche di J. S. Bach, M. Giuliani, A. Uhl e J. Manén.
È co-fondatore di The Goya Project, basato sul primo incontro registrato tra alcuni dei 24 Caprichos de Goya di Mario Castelnuovo-Tedesco e la serie originale Los Caprichos realizzata da Francisco Goya.